Gli incidenti domestici

Gli incidenti domestici sono un problema di sanità pubblica di grande rilevanza per le ricadute sulla salute e il benessere delle persone, senza sottovalutare gli aspetti psicologici e sociali.

Con il termine “incidenti domestici” si indicano quegli eventi che accadono accidentalmente in casa e/o nelle sue pertinenze (balcone, giardino, garage, cantina, scala, eccetera) e comportano il ricorso a cure mediche e la compromissione temporanea o definitiva delle condizioni di salute di una persona (nei casi più gravi anche la morte) a causa di lesioni di vario tipo.

Gli incidenti domestici rappresentano un problema di sanità pubblica di grande rilevanza per le ricadute sulla salute e il benessere delle persone, per l’impatto sulla sofferenza, sulla compromissione della capacità lavorativa, la morbosità e la mortalità. Non è poi da sottovalutare l’aspetto sociale e psicologico sulla popolazione, soprattutto anziana, che considera la casa il luogo sicuro per eccellenza.
All’origine degli incidenti domestici si indicano, in generale, quattro fattori principali:

  • un fattore dipendente dalle caratteristiche strutturali dell’abitazione (componente statico-abitativa, per esempio scale, pavimenti e arredamento);
  • un fattore di tipo comportamentale (utilizzo improprio di apparecchiature e utensili, scarsa percezione dei rischi, sottovalutazione dei pericoli);
  • un fattore legato alle condizioni di salute (disabilità, patologie croniche);
  • un fattore relativo a tutte quelle condizioni di rischio non facilmente individuabili, ma che risultano presenti all’interno di un’abitazione o che sono parte integrante degli stili e delle abitudini di vita (per esempio presenza di piante ornamentali tossiche, detersivi, cosmetici, medicinali, uso di farmaci, abuso di alcol).

Il fenomeno degli incidenti domestici e la presenza in casa di rischi e pericoli contrasta con l’idea diffusa che la casa sia un luogo sicuro, in qualche modo il più sicuro dove stare. Da tale convinzione scaturiscono le difficoltà a percepire i rischi presenti. A ciò si aggiunge la possibilità che l’abitudine e la ripetitività dei gesti quotidiani determinino una sensazione di falsa sicurezza o una riduzione della soglia di attenzione o di guardia rispetto ad azioni potenzialmente pericolose o a situazioni in atto (per esempio caratteristiche della casa e in particolare degli impianti) che non rispettano gli standard di sicurezza.


Qualche numero

Gli incidenti domestici non risparmiano nessuna fascia d’età, ma hanno conseguenze più gravi in termini di esito quando coinvolgono bambini e anziani.

In Italia, i dati ISTAT (Indagine Multiscopo 2013, dati riferiti all’anno 2012) riportano circa 2.960.000 persone infortunate all’anno (per un totale di 3.440.000 incidenti domestici dichiarati), una quota sostanzialmente stabile rispetto a 10 anni fa. Il tasso di infortunati calcolato su base trimestrale è pari a 12,2 per 1.000 abitanti.

Le persone che hanno maggiori probabilità di infortunarsi in casa sono quelle che vi trascorrono più tempo: le donne a tutte le età dopo l’infanzia; gli anziani a partire dai 65 anni e i bambini fino ai 5 anni; le casalinghe e le persone che sono in cerca di occupazione. Anche le persone con basso livello di istruzione presentano un maggior rischio di infortunio domestico.

Il tasso medio di accessi in Pronto Soccorso ospedaliero per infortunio domestico è di 3.075 pazienti ogni 100.000 abitanti/anno, più elevato per i sottogruppi maggiormente a rischio: bambini sotto i 5 anni d’età (8.137 casi ogni 100.000/anno), anziani sopra i 65 anni (5.582 casi ogni 100.000/anno, con tassi in progressione con il crescere dell’età), donne in età lavorativa (18-64 anni) impegnate in attività di lavoro domestico (2.114 casi ogni 100.000/anno).
Sempre secondo i dati SINIACA-IDB, i luoghi domestici con le maggiori frequenze d’infortunio sono rappresentati da soggiorno/camera da letto (18,6%), seguiti da varie pertinenze (strada privata, parcheggio, garage, posto auto coperto, sentiero, area pedonale) (17,9%) e dalla cucina (17,2%). Tra 0 e 14 anni di età, i luoghi in cui più frequentemente si verificano incidenti risultano essere il soggiorno o la camera da letto; successivamente e fino ai 69 anni le specifiche pertinenze della casa.

La dinamica più frequente (29,7%) e in genere con conseguenze più gravi è la caduta da altezza non specificata (inclusi gli inciampi, i salti e le spinte) seguita dalla caduta a livello (11,9%), compresi gli scivolamenti. Seguono gli urti (15,5%) e gli incidenti con ferita da oggetto penetrante o tagliente (11,8%).
Sono le attività di pulizia domestica e di preparazione del cibo che comportano spesso un incidente in casa (23,2%), seguono per frequenza le attività del “fai da te” (16,5%).

Il tipo di lesione più frequentemente osservato non è grave ed è rappresentato dalle lesioni superficiali (contusione/livido) (25,3%), seguito dalle ferite aperte (24,7%). Tra le lesioni gravi figurano le fratture (18,3%), le lussazioni (3,6%) e le ustioni (2%).
Relativamente al distretto corporeo, in ragione delle dinamiche più frequenti, prevalgono le lesioni agli arti superiori (22,6%) e inferiori (18,8%), seguite dalle lesioni multiple polidistrettuali (11,9%) e quella alla testa e alla faccia (8%).

Circa gli oggetti, le strutture causa dell’evento sono rappresentate da scale e/o gradini (16,3%) e dai letti (8,9%) in caso di cadute o urti; i coltelli da cucina in caso di ferite da taglio o punta (4,2%); le porte in caso di schiacciamenti o urti (3,9%). Raggruppando gli oggetti in macrocategorie, le parti fisse della casa si associano al 28,7% degli incidenti, i mobili e l’arredamento al 21,7%, gli utensili e gli attrezzi da lavoro al 19,8%.

Secondo i dati 2012 del Sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia: la sorveglianza PASSI), solo 6 intervistati su 100 ritengono alto o molto alto il rischio di un incidente domestico. La consapevolezza è un po’ più alta tra le donne e tra coloro che hanno figli sotto i 14 anni (7,8% per entrambe le categorie). Meno di un intervistato su 5 ha ricevuto informazioni su come prevenire questo tipo di infortuni, nella metà dei casi da opuscoli e mezzi di informazione, assai meno frequentemente da tecnici (8%), personale sanitario (13%) e parenti o amici (3%).

Tra coloro che hanno ricevuto informazioni sulla prevenzione, ben il 32% ha modificato comportamenti o adottato misure preventive per rendere l’abitazione più sicura.

Fonte: La prevenzione degli incidenti domestici – Dossier FAD VE, Formazione a distanza della Regione Veneto