IL TEMPO CHE INTERCORRE TRA “PERCEPIRE” E “AGIRE” SI CHIAMA “TEMPO DI REAZIONE”
In condizioni normali il “tempo di reazione” varia da 0,5 sec a 1 sec, ma può facilmente arrivare a 2 secondi in caso di distrazione: telefonare, accendersi una sigaretta, leggere un’informazione, prendere un oggetto, sono azioni che comportano una guida distratta.
E questo cosa comporta? Se a 50 km/h (14 m/s) reagiamo in 0,5 sec significa che premeremo il freno dopo aver comunque percorso 7 metri. Se reagiamo in 1 sec premeremo il freno dopo aver percorso 14 metri. In caso di guida distratta, reagendo in 2 sec premeremo il freno dopo aver percorso 28 metri. Sapete a quanto corrispondono 28 m? Corrispondono allo spazio percorso da un guidatore attento che procede a 100 km/h e che ha un tempo di reazione pari a 1 sec (100 km/h = 28 m/s)
Lo spazio percorso durante il “tempo di reazione” si chiama “spazio di reazione”. Un guidatore distratto (“tempo di reazione” = 2 sec) che procede a 50 km/h percorrerà uno “spazio di reazione” pari a quello di un automobilista attento (“tempo di reazione” = 1 sec) che procede a 100 km/h.
Capite bene che basta guidare a 70 km/h (20 m/s) e reagire in 2,5 secondi per percorrere ben 50 metri prima di iniziare a frenare. 50 metri/s corrispondono a 180 km/h!
È come se avessimo guidato a 180 km/h con attenzione normale (“tempo di reazione” = 1 sec) !
Allora vi rifaccio la domanda iniziale: guidereste mai a 180 km/h, attentamente, in centro abitato? Oppure, avete mai guidato a 70 km/h, distrattamente, in centro abitato? Beh, in termini di reazione è praticamente la stessa cosa.
Ora, noi presto o tardi, abbiamo premuto il freno. Ma il veicolo si è fermato all’istante? Ovviamente no. E come facciamo a sapere quanto spazio percorriamo dal momento in cui premiamo il pedale del freno al momento in cui ci arrestiamo? Questo spazio si chiama “spazio di frenata” e si calcola (in metri) con questa semplice formula:
“spazio di arresto” = “spazio di reazione” + “spazio di frenata”
La seguente semplice formula consente di valutare in maniera approssimata lo “spazio di arresto” in metri:
Notate qualcosa di strano?
Osservate: se la velocità raddoppia (passa da 50 km/h a 100 km/h) lo spazio… quadruplica!!! (Passa da 25 m a 100 m).
Nei nostri esempi consideriamo inoltre il caso ottimale (asfalto asciutto e freni in perfette condizioni): in caso di asfalto viscido o gelato lo “spazio di frenata” può aumentare fino a 7 volte!
E’ chiaro perciò che anche a basse velocità è fondamentale guidare con la massima attenzione, e ancor più lo è ad alte velocità perché pochi secondi o pochi chilometri oltre il limite possono tradursi in decine di metri in più di frenata.
Buon viaggio!
Tratto dallo spettacolo I VULNERABILI di Filippo Tognazzo – www.zeldasrl.com